Nel mese di marzo esattamente il 21 entra la primavera ed è la stagione che a me piace di più. La primavera viene definita anche la stagione del risveglio, perché si risveglia la natura: escono dal letargo gli animali, fioriscono gli alberi, si vedono volare insetti, arrivano le rondini e soprattutto nell’aria si sente odore di erba e di terra.
Mi viene in mente il dipinto della Primavera di Sandro Botticelli, dove Zefiro, che rappresenta il vento di primavera avvolge la donna di nome Clori, che rappresenta la flora e nell’immagine al centro c’è anche Venere che raggruppa tanti eventi e poi c’è Mercurio che allontana le nuvole scure per non rovinare la primavera. Un’opera stupenda e di enorme valore artistico.
Quest’anno l’equinozio di primavera è arrivato il 20 marzo alle ore 10:29, ciò significa che l’orbita ellittica si è trovata allo zenit dell’equatore cioè: il giorno ha la durata di 12 ore precise come anche la notte.
Per il mese di marzo si ricorda un proverbio: “Marzo Marzo pazzerello guardi il sole e apri l’ombrello”. Questo proverbio ci spiega che marzo è “insicuro”, perché accade che alcuni giorni c’è il sole e poi all’improvviso piove.
Il giorno di primavera a scuola è stata organizzata una festa in onore di questa meravigliosa stagione. Siamo andati in campagna, precisamente ai “Sentieri di Pegaso”, dove c’era il proprietario, il signor Alessandro, che ci spiegava le varie razze equine e come comportarsi con i cavalli. Abbiamo cavalcato un cavallo di nome Gigolò, visitato i maiali e i lama. Dopo abbiamo seminato dei semi di “ Bocca di leone” e alla fine siamo andati a visitare il bosco.
L’aria era calda, i campi erano già in fiore, gli alberi erano germogliati e il sole era al mattino un po’ nebbioso, poi verso le 10:00 il sole splendeva e ci riscaldava.
La primavera è una stagione che me piace, ma mi fa sentire un po’ stonato, perché soffro di allergia, però mi emoziono osservando la natura colorata e l’odore dell’ aria al mattino.
Agostino Ribecco
alunno della classe 5^B
“G. Lombardo Radice”