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Venerdì 12 Maggio, con i miei compagni di scuola e le prof. Fiore e Giannico, ci siamo recati a Taranto per una visita d’istruzione. Conoscere Taranto dal punto di vista culturale ed architettonico mi ha suscitato grande interesse, dato che la conosco solo per i suoi negozi,  l’Ilva e per il suo inquinamento. Giunti a Taranto, circa alle ore 9.00, ci siamo recati al porto dove  ci siamo imbarcati sulla motonave Cala Junco per una minicrociera di 70 minuti. Mentre costeggiavamo Taranto, la guida ci illustrava quello che vedevamo e ci ha detto che la città è stata fondata nel 706 dallo spartano Falanto. Nei pressi del ponte girevole, si notano due colonne doriche, vicino all’attuale Municipio: sono i resti della più ampia acropoli che si trova nella parte più alta della città.  Passato il ponte girevole, che attualmente è in ferro ed azionato meccanicamente (anticamente era in legno e ferro e veniva azionato con la forza dell’acqua), la guida ci ha spiegato che il ponte si apriva molto spesso per consentire il transito delle navi della marina militare che erano ormeggiate nel Mar Piccolo. Questo però comportava enormi disagi alla circolazione stradale perché bisognava interrompere il traffico. Ora si apre più raramente perché le navi militari, anche per motivi di sicurezza, sono state spostate nel Mar Grande. Subito dopo il ponte, uscendo sul Mar Grande, si nota una grande statua di bronzo che rappresenta due marinai che salutano con il tipico cappello. Proseguendo, si notano i vari palazzi settecenteschi dove, ai piani più alti, ci sono finestre più piccole: sono le finestre degli appartamenti destinati alla servitù, perché all’epoca, non essendoci gli ascensori, i nobili abitavano ai piani più bassi. Più avanti, si nota il Palazzo del Governo, voluto da Mussolini; di questo mi ha colpito la maestosità e la grande rotonda che si affaccia sul mare.

Questa esperienza sulla motonave è stata emozionante. Rientrati sulla terraferma, abbiamo visitato il museo MarTa che conserva i famosi “Ori di Taranto”, una collezione di gioielli dell’epoca Magno-Greca, con numerosi manufatti appartenenti ai corredi funebri. Sono conservate anche sculture e terrecotte figurate. Rivedere in questo museo oggetti che ho solo visto raffigurati sulle pagine di un libro mi ha suscitato una grande emozione. Finalmente, ci siamo riposati nel parco di Villa Peripato che è un polmone verde del centro della città. Nel pomeriggio, abbiamo visitato il Castello Aragonese, che fu fatto costruire dal re di Napoli Ferdinando d’Aragona. Nel castello abbiamo visto dei cannoni che servivano per la difesa e abbiamo visitato i sotterranei dove si trovavano le celle per i prigionieri. La guida ci ha spiegato che il castello originariamente era diverso da quello che vediamo oggi, perché è stato costruito sui resti delle strutture originarie greche, bizantine e normanno – sveve, in parte ancora oggi visibili.

Dopo siamo andati a visitare l’ipogeo, dove sono conservati oggetti e arredamenti dell’epoca spartana. Infine, abbiamo visitato alcuni vicoli del borgo antico, e ci siamo recati anche al Conservatorio dove abbiamo goduto di un concertino improvvisato apposta per noi.

Sono molto contento di aver vissuto questa esperienza perché prima conoscevo Taranto solo per cose negative, in realtà è una città bellissima da visitare e ricca di storia.

Davide Pedacchio I C

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