IN GIRO PER GROTTAGLIE
È stata dura, penso per tutti, alzarsi all'alba per raggiungere Piazza Nusco; da lì infatti siamo partiti con l'autobus, che ospitava quasi la totalità di noi di 2B e 2A, verso Grottaglie. Fortunatamente, poiché l’uscita didattica ha occupato soltanto la mattina, il viaggio è stato breve; comunque, era previsto un ampio giro per la cittadina e la visita di diversi luoghi.
Eravamo tutti entusiasti e siamo stati abbastanza calmi e interessati. Abbiamo discusso molto, una volta giunti a destinazione, di quante ceramiche ci siano a Grottaglie, qualcuno si è anche inventato ipotesi (fantasiose e piuttosto inverosimili) proprio sui negozi che ne vendono e compaiono dal nulla ogni volta che giri l'angolo. E soprattutto, ho notato che tutti eravamo colpiti dal silenzio che dilagava tra le strade, da quanto queste siano pulite, dalle pochissime automobili in giro...
Abbiamo osservato con molta attenzione il ceramista, nella bottega in cui siamo andati subito, che ci ha spiegato molto bene come si lavora, si cuoce, si decora la ceramica; e tutti l'abbiamo ascoltato e ci siamo guardati intorno (facendo tutti migliaia di foto ai bellissimi manufatti). Ci siamo raccolti tutti intorno al tornio, osservando stupiti l'artigiano che con leggeri movimenti delle dita riusciva a dar forma al pezzo d'argilla bagnato, e poi abbiamo contemplato estasiati le opere “in mostra”, raccolte in un’unica stanza. Quella che probabilmente ha colpito tutti è stata un piatto con raffigurata la Madonna dal valore di 8.000 euro!
Seconda tappa: la bellissima e ampia Casa Vestita!
È stato bellissimo per tutti (o almeno immagino per la maggior parte) entrare in questa stupenda villa e ammirarne la bellezza e la magnificenza! Io continuo ad essere del parere che il proprietario sia stato veramente gentile a permetterci di osservare ciò che è stato trovato negli scavi, che comunque è abbastanza prezioso. Addirittura c'erano delle scodelle in oro! Il signor Vestita ci ha condotti in ogni stanza che dovevamo visitare dandoci naturalmente una spiegazione per tutto ciò che vedevamo, dalla chiesa rupestre alle mostre allestite in alcune stanze della villa. E tutti l'abbiamo ascoltato curiosi, interessati, addirittura direi avidi di sapere.
E ultima, terza tappa, dopo esserci velocemente rifocillati in un bar, il Castello Episcopio, ovvero il castello dell'arcivescovo, poiché questa famiglia secoli fa dominava Grottaglie e aveva il suo personale castello, che poi nell'Ottocento ha dato in affitto. Abbiamo osservato il possente e alto mastio (insomma, ho visto tutti col naso per aria). È stato bellissimo, poi, scambiarsi i pareri durante la visita nel castello, osservare i presepi (infatti vengono esposti i presepi vincitori del primo premio al Concorso-Mostra di Grottaglie) e i reperti archeologici custoditi nelle teche. Non credo ci sia il bisogno di dire che la maggior parte consisteva in ceramiche. Ci siamo divertiti tutti tantissimo, abbiamo chiacchierato continuamente e, per la prima volta, non di argomenti senza senso.
Credo che sia stata particolarmente indovinata la scelta dei luoghi da visitare durante la gita. A questo, chiaramente, si è unita la disponibilità e le esaurienti spiegazioni da parte dell'artigiano, del signor Vestita, della guida del Castello Episcopio, che hanno dato il risultato finale consistente in una trentina di ragazzi interessatissimi.
Il “clou” della giornata è stato in pullman, durante il viaggio di ritorno, quando ormai l'eccitazione in tutti era ai massimi livelli, e un pilota d'aereo ignaro del baccano che avrebbe creato è atterrato comunque volando bassissimo sopra di noi, che per coincidenza eravamo poco lontani dalla pista d'atterraggio del vicino aeroporto... e così si è conclusa un'uscita didattica che è destinata a essere quella di cui si parla ogni giorno fino a quella successiva...
Andrea Maggi 2B
Amministrazione Trasparente
