Al Sindaco del Comune di Ginosa
Al personale Docente e ATA
Al Consiglio di Istituto
Alle famiglie e agli alunni
I.C. Calò
Caro professor Pirrazzo,
Domenico, come ti chiamiamo tutti, me compresa.
Quando ci lascia qualcuno a noi caro, le parole sembrano vuote di significato, forse inopportune. Il dolore azzera tutte esternazioni, per quanto ben argomentate. La rabbia, l’incredulità, i sentimenti contraddittori che proviamo dimostrano la nostra fragilità umana che non può darsi una spiegazione, una ragione di questa terribile perdita.
Provo solo a ricordare che uomo sei con un episodio che sintetizza il tuo valore, in un mondo dove è più comune rivendicare i diritti che ricordare i doveri. Dall’ospedale, ti sei preoccupato di caricare sul registro i voti finali dei tuoi 202 alunni. E’ periodo di scrutini e non volevi dare a nessuno questa incombenza. Hai perfino chiamato il collega che ti sostituiva per scusarti. Sei straordinario! La tua umiltà, la tua serietà, sono l’ Esempio da seguire. Una persona per bene: ecco cosa sei! E i tuoi alunni lo stanno confermando con valanghe di pensieri e messaggi. I ragazzi queste cose le avvertono, sono senza filtri!
- Ci hai insegnato lo Sport come valore come condivisione! Ci chiedevi tanto e ci donavi tanto, prof. -- Grazie per tutto, anche per la gita in terza! - E ancora - Sei il nostro campione, resterai con noi!-
Evidentemente il calore del tuo insegnamento lo hanno recepito all’istante rendendoti orgoglioso dei risultati che ottenevi.
Con due ore a settimana, hai sempre creato un clima positivo fatto di ascolto, rapporti gioiosi e rispettosi della disciplina sportiva che , si sa, è quella più attesa dagli studenti. Li hai messi alla prova, creando le condizioni perché ognuno desse il massimo possibile. Questo fa un bravo docente.
Ci sei sempre stato per la tua scuola e i tuoi colleghi. Con garbo e sorriso stampato sul viso non eri capace di dire di No a nessuno! Le coppe del campionato studentesco le ho consegnate il 10 Giugno, insieme al prof. Caccetta, con te che eri dall’altra parte del telefono, che gioivi e ti commuovevi per i saluti e gli incoraggiamenti dei tuoi festosi ragazzi. Foto e video te li abbiamo girati subito, in diretta.
Poi, il suono dell’ultima campanella che annunciava l’estate, la libertà, per i più grandi un ultimo sforzo: gli Esami. Un suono amaro, di una tristezza senza fine, ecco cosa sembra adesso! Vorremmo riavvolgere il nastro e ricominciare da capo.
Arrivederci Capitano, nostro Capitano! Hai condotto la tua nave in porto, superato ostacoli, raggiunto orizzonti, lasciandoci la “Rotta” che seguiremo nei giorni che verranno.
Ci rivedremo e sarà passato un attimo!
Grazie, mille volte e più.
Marianna Galli