A conclusione della lettura del libro “Il teorema vegetariano di Pitagora”, nell’ambito del progetto Philosophy for STEM, lunedì 6 giugno, in remoto, la mia classe, la 2A della Scuola secondaria, ha incontrato l’autore, Dino Paradiso.
Alessandro, Virginia e Flavio, hanno presentato gli elaborati svolti dai rispettivi gruppi.
Durante la discussione con l’autore, gli ho posto la seguente domanda: "Lei ha definito nel suo libro il Teorema di Pitagora come un Teorema di vita. Considerando che una buona parte della popolazione mondiale odia la matematica, come può il Teorema essere importante dal punto di vista filosofico ed etico per queste persone?”
Dopo aver espresso, stupito, la sua meraviglia per la domanda, l’autore mi ha risposto che Pitagora era un uomo coerente, da rispettare. L’armonia pitagorica rappresenta il centro del mondo, cultura, arte e non solo matematica, infatti “per essere Pitagora non c’è bisogno della calcolatrice!”
Dino Paradiso ha affermato con decisione che anche se nella vita, probabilmente, non scopriremo nessun Teorema, dovremmo imitare Pitagora per i valori in cui credeva.
Vorrei precisare che quella con Dino Paradiso è stata una bella discussione su argomenti apparentemente ostici, dalla quale è emersa tutta la sua esperienza di parlare di fronte al pubblico con ironia e con decisione.
In sintesi, ringrazio chi mi ha fatto capire che si può vivere la vita senza pretendere la completa perfezione, vivendo in armonia con se stessi e con il mondo.
Annamaria Malagnini
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