Valutazione attuale: 5 / 5

Stella attivaStella attivaStella attivaStella attivaStella attiva
 

 Le classi Terze della Sc. Sec. I gr incontrano il Maestro Nesi per un'avventura creativa piena di consigli Fantastici.

Liberando la fantasia per riprodurre la propria città così come la ricordiamo, per poi farla librare nei colori, nelle sensazioni e nella Poesia di un'opera creata sotto gli occhi e la guida dei Professori Maria Punzi e Rocco Lomonaco e del Maestro Francesco Nesi... niente è impossibile!

__________

Ginosa diventa arte:

l’estro artistico del pittore Francesco Nesi incontra la creatività dei ragazzi dell’I.C. Calò

  Nel corso del corrente anno scolastico gli studenti delle classi terze medie dell’I.C. Calò sono stati impegnati in un ricco percorso artistico che, coinvolgendoli nel processo creativo dell’opera d’arte, si è sviluppato in diverse fasi e ha interessato più discipline. Si è trattato di un progetto articolato, realizzatosi grazie alla preziosa collaborazione di Emanuele Coretti e alla generosità del Maestro di pittura Francesco Nesi. L’iniziativa, nata da un’intuizione di Cosimo Vavallo, prontamente accolta e supportata dalla Dirigente Scolastica della nostra scuola, ha suscitato entusiasmo in professori e studenti. Gli alunni dell’I.C. Calò, guidati dalle docenti di lettere, Cinzia Matarrese, Gemma Vernoia e Valentina Sileo, e di arte, Maria Punzi e Rocco Lomonaco, hanno lavorato alla realizzazione di elaborati poetici e di scatti fotografici che sono confluiti nel catalogo di presentazione della Personale di pittura di Francesco Nesi inaugurata presso il MuPa di Ginosa. Come in una composizione scritta a quattro mani, l’iter creativo è culminato in due momenti salienti nell’arco della giornata del 1° giugno: la lezione aperta, tenutasi in mattinata presso la nostra scuola, l’esposizione e la presentazione delle opere pittoriche dell’artista in serata.   

 Un maestro di pittura tra i banchi di scuola

Il 1° giugno, all'ombra dei pini, un incontro inatteso di forme, spazi e colori ha trasformato il cortile dell’I.C. Calò in atelier di pittura: i nostri ragazzi sono stati protagonisti di un'iniziativa unica nel suo genere. In un cambio di prospettiva educativa, perseguendo un modo alternativo di fare scuola, si è allestito uno spazio di libera sperimentazione che ha consentito all’artista Francesco Nesi di interagire con gli studenti per mezzo di un dialogo creativo che ha racchiuso in sé tanto l’azione educativa, quanto quella espressiva. La riproduzione di monumenti e di elementi architettonici caratteristici della nostra cittadina ha rappresentato il punto di partenza per approcciarsi all’apprendimento attraverso l’arte. Con l’intento di stimolare attitudini, spirito di osservazione e di immaginazione, Francesco Nesi ha condotto un percorso di recupero dell’identità, mediante il contatto diretto con il mondo circostante e attraverso la rievocazione dello stesso. Dialogando con i ragazzi, l’artista ha stimolato la ricerca di un processo di conoscenza del reale del tutto naturale, benché spesso disatteso. Attraverso l’esperienza artistica è stato possibile interpretare in modo nuovo la realtà, sfruttando le capacità senso-percettive e ideative che ciascuno possiede. Gli studenti hanno compreso che l’espressione creativa non è mai una mera rappresentazione di ciò che viene osservato, ma porta con sé il riflesso di qualcosa che si sviluppa nella mente a partire da ciò che è rimasto impresso nella memoria. La rappresentazione grafica non riproduce soltanto elementi presenti in natura nella loro oggettività, ma riflette una parte di vissuto personale, tutto rimanda a un contatto diretto con se stessi. L’attività creatività ha consentito ai nostri alunni di cogliere soluzioni impreviste, di elaborare prospettive multiple, di sperimentare materiali differenti, di trasformare le idee in realtà, sviluppando competenze socio–emozionali. Apprendere attraverso l’espressione artistica significa aprirsi a possibili itinerari di ricerca e di scoperta degli infiniti modi di guardare e di ridefinire la realtà, le cose e le persone. L’arte è un importante strumento per consolidare il legame tra gli uomini, tra la natura e la cultura, tra l’uomo e il suo ambiente, potenziando al contempo i processi sensoriali di base: percezione, attenzione, memoria, e quelli superiori come concettualizzazione, simbolizzazione e ragionamento.

 “Aperitivo al castello*”

 La fotografia e la poesia sono state le chiavi di volta, il collegamento emotivo, il ponte di comunicazione tra gli alunni della nostra scuola e il Maestro Francesco Nesi che ha rielaborato, con il talento che lo contraddistingue, il paesaggio rupestre, l’ambiente rurale e il centro storico della nostra cittadina, realizzando pregevoli opere pittoriche: una commistione di arti, concretizzatasi in un connubio di intenti, di immaginazione e di creazione artistica. Attraverso la parola, i componimenti poetici dei ragazzi hanno evocato e amplificato le emozioni suscitate dai luoghi della nostra quotidianità, sentiti, vissuti e riscoperti come memoria storica pregna di significato, disvelatisi, in tutto il loro splendore come vere e proprie opere d’arte. L’incontro di due culture e di due generazioni diverse ha prodotto un risultato unico e particolarmente pregevole. Un piccolo mondo antico, rupestre e contadino ha assunto caratteri fiabeschi e sognanti, riscaldato da toni caldi di solarità lunare. Francesco Nesi ha forgiato il nostro ambiente, proiettandolo nello spazio e nel tempo del suo mondo e, plasmandolo e addomesticandolo alla sua fantasia, l’ha assorbito per poi restituirlo arricchito di personali suggestioni interpretative, artisticamente significanti. Conducendoci per mano in un itinerario che desta meraviglia e stupore, egli ci ha permesso di osservare ciò che ci circonda da una prospettiva diversa, intimamente filtrata dalla sua interiorità d’artista. Un viaggio pittorico che, dipingendo paesi e mondi nuovi, sembra volere richiamare la circolarità dell’esistenza umana. Delineando un percorso fantastico e ideale, l’artista supera il reale librandosi con leggerezza oltre ciò che è materico: vascelli sospesi, nuvole variopinte come colline e aristocratici personaggi colorati vivificano le scene e assurgono al ruolo di personificazioni simboliche e metaforiche del pensiero peculiare dell’artista e di quel percorso inesauribile di esperienze che è la vita stessa. Nessuna staticità, ma movimento e divenire, ritmo ancestrale e sinfonia di mondi sono l’onnipresente sottofondo al dialogo dei due protagonisti, indissolubilmente uniti da uno sguardo, dal contatto visivo, fisico o emotivo, ammantati di armonia e di luminoso calore. Spensierati nel condividere questo viaggio, sospinti da una brezza leggera e soave, un musico ci accompagna nella quiete dinamica con cui ogni quadro ci rapisce. Una luna benevola e giocosa, legata indissolubilmente alla nostra vita, penzola sulle nostre teste riportandoci a un movimento temporale che ha il senso della primordiale ciclicità e il mondo sembra sia più piccolo: una sfera da percorrere in bici, su una barca o volteggiando in cielo. 

È “il rintocco*”: “Fermati un attimo!”, basta “Uno sguardo” per ricordati che più tardi abbiamo “Appuntamento all’orologio” per rinsaldare la nostra “Intesa” prima della “Scampagnata” sotto l’“Albero pensante”; lì, nei pressi, c’è una masseria con quell’ulivo secolare: “Un dono degli dei”. Poi un “Caffè in Strada”, al cospetto del meraviglioso “Palazzo Strada” e poi ancora la “Chiesa Madre”: “La signora della luna”, uno spettacolo “Tra i rami”. “Sguardi teneri” ci uniranno sulla nostra sognante imbarcazione policroma e ci leveremo in “Volo sulla beltà Ginosina”. Percorreremo la “Strada antica al Casale” “Ricordando” il nostro “Amore due per due”, e, passando per “Il mio piazzale” preferito, rivivremo atmosfere come “Luna sul golfo”. Mentre, “Dal piazzale” ripenseremo alla visione “Dolce e divina” su Ponte Vecchio. “La gravina” evocherà “Suoni in volo”, presentandosi come “Lo scrigno” e “Il ponte” tra due civiltà, l’antica e la moderna. Così la storia avrà “Un nuovo inizio”: da una “Lettera inaspettata”, “Oltre gli occhi” ci saranno gli “Sguardi amorosi” e “Il gatto pensante” starà come “La luna dei Sassi”. Finalmente sosteremo “Sotto il castello” in quelle giornate d’estate, una “Giratina sull’acqua” per un concerto a cielo aperto. “Oh castello”, “Castello in musica”, e, dopo tante avventure, ci ritroveremo lì, sempre lì, “A Ginosa” per il nostro “Aperitivo al castello”, lì il sogno diventerà realtà sotto la protezione della nostra amorevole luna.

 

* Titolo originale del dipinto di Francesco Nesi, in copertina al catalogo della mostra del 1° giugno;

*I virgolettati riportano, in una mia personale sintesi, i titoli delle poesie dei nostri alunni e dei dipinti dell’artista.

 prof.ssa Maria Rosaria Castria

Statistiche

Visite agli articoli
3814695

Albo on line

albo on line

 

Amministrazione Trasparente

amministrazione trasparente

 

Vai all'inizio della pagina