Caro Covid 19 o Coronavirus come ti chiamano in molti.
Mi chiamo Antonio, sono un bambino di otto anni, frequento la 3^ A anzi da quando ci sei devo dire frequentavo dato che adesso sono “costretto” a restare a casa e a fare lezione con mia mamma che, spesso, è peggio delle mie maestre.
Caro Covid chissà in quanti ti stanno dedicando poesie, frasi e pensieri negativi…
Io ti voglio ringraziare… SI perché da quando esisti faccio cose semplici e con più calma.
Passo più tempo con la mia famiglia, faccio cose che fino ad ora non facevo come: giocare a tombola, fare ginnastica con mamma che detto tra noi è una pigrona.
Caro Covid, non ti nego che mi mancano le braciole della nonna e i baci di zia, o la partita di calcetto con gli amici.
Sono abituato però a prendere il meglio da tutte le cose, credo che dopo tutto ciò splenderà il sereno o meglio splenderà l’arcobaleno che noi bambini abbiamo ormai imparato a disegnare e a sperare.
Caro Covid, credo che neanche tu hai chiesto di esistere, neanche tu volevi vedere tanto dolore tutto insieme, forse però ce ne era bisogno, per far capire a questi adulti che il mondo chiede uno stop, una tregua.
La Terra (come mi ha spiegato la maestra di geografia tramite video) ormai è vittima di molti disboscamenti, quindi non respira più a pieni polmoni l’aria fresca e pulita di cui ha bisogno.
Tu con la tua forza, caro Covid, hai deciso di colpire in silenzio proprio i polmoni, magari dei più deboli, dei più fragili ma non sicuramente dei più cattivi, perché sono sicuro che di fronte a questa realtà triste, tutti siamo uguali.
Sicuramente sono piccolo e incapace di capire e giudicare, ma posso dire che se hai deciso di colpire l’umanità è per qualche motivo a me sconosciuto, ma molto presto ci sarà una soluzione e come in tutte le belle favole il “CATTIVO” viene sempre sconfitto allora useremo un altro #.......
#VISSERO FELICI E CONTENTI!!!!!!!!
ANTONIO GIANNINI
CLASSE 3^A
I.C. G. CALÒ