Settimana impegnativa quella della Memoria, tutta in preparazione di questa giornata del 27 gennaio. Come ogni anno, sì. Come tutte le volte che siamo chiamati a ricordare qualcosa. Sempre.
Con le prof di italiano e storia le classi della Sc. Sec. I grado hanno visto film, letto articoli, libri, biografie, storie di sopravvissuti e non, di bambini e non solo. Hanno conosciuto, piano piano, "persone" che in un modo o nell'altro hanno scoperto essere a loro vicine più di quanto pensassero. E hanno fatto confronti: dal passato nessuno ha mai imparato davvero niente? Perché queste guerre? Perché queste ingiustizie? Perché ovunque e di continuo, nello spazio e nel tempo, l'Uomo non ha mai capito davvero che la cosa più importante è tenersi per mano e non ammazzarsi? E soprattutto perché continuiamo a chiamare Uomo o Donna uomini e donne che sembrano avere poco a che fare con l'Umanità e l'Amore?
Da tutte queste domande e riflessioni e pensieri i ragazzi hanno creato poesie e nuove domande e nuove riflessioni e pensieri che hanno declamato, disegnato o raccolto in storytelling. Con la prof di musica hanno cantato e fatto proprie le parole di canzoni ormai note: Gam Gam di Elie Botbol nella versione di Morricone, Auschwitz di Guccini, Beautiful That Way di Noa tratto da "La vita è bella". Con i prof di Arte hanno realizzato l'allestimento di una delle scalinate della scuola, con frasi di speranza e lucine che conducono in cima, dove la sagoma di una donna fa nascere, dalle sue mani, la piantina della Pace.
E poi confronti con l'attualità hanno fatto catapultare l'intera platea di ragazzi attenti e genitori presenti in un'atmosfera di profondo rispetto per gli eventi di ieri e di oggi, perché gridare "Non succeda mai più!" non sia la solita, spicciola, falsa retorica, ma perché tutti dai più grandi ai più piccoli ci si senta coinvolti, attivi e responsabili del nostro futuro... Il Futuro di tutti.
________
____
________
_____