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“Cosa accadrebbe se ogni parola che vorremmo dire o pronunciare costasse troppo? È quello che succede nel paese della Grande Fabbrica delle parole. La  fabbrica produce parole in tutte le lingue e a tutte le ore del giorno e della notte; per pronunciarle però bisogna mangiarle, inghiottirle, ma prima di tutto comprarle”.

Sabato 20 febbraio,  la classe IV B della scuola “G. Calò” di Ginosa TA, ha celebrato l’importanza della lingua madre con una commedia teatrale ispirata al racconto di Agnése de Lestrade dal titolo “La Grande Fabbrica delle Parole”. Lo ha fatto presso la struttura ANFFAS “Dopo di Noi”, teatro quanto mai idoneo, scelto da noi maestre primo per accompagnare i bambini al rispetto di tutte le diversità e poi per far conoscere alle famiglie degli alunni, al Dirigente Scolastico e ai numerosi insegnanti intervenuti, la bellissima  struttura così importante per Ginosa, che accoglie sei ospiti con i quali per due settimane si è realizzata una perfetta intesa nel mettere in scena il testo narrativo succitato.

Il 21 febbraio 1999 l’UNESCO istituisce la Giornata Internazionale della Lingua Madre, in  ricordo della coraggiosa lotta del popolo bengalese che, per difendere l'uso della propria lingua quando il governo pakistano impose per legge l’uso della lingua urdu, pagò con un bagno di sangue quella rivendicazione. Il 21 febbraio 1952, durante una manifestazione per la difesa della lingua Bangla,  22 studenti dell'Università di Dhaka furono uccisi in uno scontro con la polizia. Da 17 anni, L’UNESCO nell’adoperarsi nella difesa della sopravvivenza del patrimonio linguistico mondiale tutelando le lingue in via di estinzione, promuove la dignità linguistica, la diversità culturale e il multilinguismo.

Per trattare il complesso e impegnativo tema dell’importanza della lingua madre ci  è venuta in soccorso “La grande fabbrica delle parole”. I nostri alunni di 9 anni, tutti italiani, di scuola italiana, sanno bene che la nostra lingua non è a rischio estinzione e sanno anche  che  la lingua madre, non è solo uno strumento di comunicazione, ma è espressione di tutto un mondo di valori, di tradizioni e di conoscenze. È alla base dell’identità culturale di ogni popolo.

Alcune parole della nostra bellissima lingua tuttavia sono “cadute” in disuso ed è per questo che  nella giornata della Lingua Madre abbiamo avviato una ricerca delle parole che non fanno più parte dell’uso corrente del comune parlare e che potrebbero essere a rischio estinzione per mancanza di utilizzo. Invitiamo tutti a segnalarci le “parola da salvare”, parole che noi riadotteremo e, in occasione della “Giornata Internazionale della Lingua Madre” del 2017, pubblicheremo.

"Tenerezza, delicatezza, umanità, i valori che i piccoli hanno trasmesso con la loro esibizione, semplicemente perfetta! Come sempre sono loro a contagiare i cuori di noi adulti, ad insegnarci il senso della vita. Non potremmo avere Maestri migliori!"  Con queste parole, il Dirigente Scolastico, prof.ssa Marianna Galli, ha salutato, al termine della rappresentazione, i numerosi ed emozionati attori. La Lingua unisce un popolo, lo contraddistingue da un altro, ne esalta la specificità. Dal " mosaico" linguistico del nostro Pianeta, impariamo, ancora una volta, che la diversità ci arricchisce, ci rende più liberi. Alle Parole si riconosca la "magia" di stabilire legami di pace, di unire le "Storie"di ciascuno di noi.  Tutto questo non ha "prezzo".

Giusy Miraglia e Rosa Perrone

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