La scuola segue un modello di valutazione orientato a fornire un giudizio complessivo sull’alunno, sulla qualità e produttività dei processi di conoscenza e di relazione, che è l’esito non solo dei risultati conteggiabili con la misurazione (prove disciplinari e interdisciplinari, compiti, interrogazioni, test oggettivi di profitto …), ma anche del rendimento formativo complessivo. La valutazione dei docenti si baserà per entrambi i gradi di Scuola, su un ‘attenta e graduale osservazione dell’andamento dei processi di relazione e di apprendimento attraversati dal singolo alunno e dalla classe, seguendo tre momenti fondamentali per esprimere giudizi corretti:
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA: occupa la prima fase dell’anno scolastico, (settembre-ottobre), e ha un carattere osservativo, collegato all’accoglienza e conoscenza iniziale dell’alunno, e all’esame dei prerequisiti tramite prove d’ingresso disciplinari.
VALUTAZIONE FORMATIVA: occupa l’intero anno scolastico e ha il compito di accertare le situazioni positive, ma anche quelle di difficoltà nell’apprendimento. Una valutazione “in itinere” che documenta sia la situazione della classe, sia quella di ogni singolo alunno, al fine di predisporre le relative procedure di recupero se necessarie, oppure di potenziamento e approfondimento per le eccellenze.
Gli strumenti di Valutazione
Il monitoraggio del processo evolutivo degli alunni e del lavoro svolto (controllo dell’efficacia) sarà effettuato mediante verifiche iniziali, intermedie e finali.
Le verifiche dovranno:
essere chiaramente strutturate;
indicare precisamente le competenze da accertare;
essere graduate, per poter analizzare le varie fasi del processo logico in atto;
richiedere prestazioni concretamente osservabili;
prevedere criteri di lettura dei risultati.
Le verifiche daranno seguito alla valutazione, cioè all’interpretazione dei dati in base a criteri.
Nella valutazione i docenti dell’Istituto Comprensivo terranno conto:
della situazione di partenza (situazione socio-economica e culturale della famiglia, livelli di partenza dell’alunno);
del raggiungimento degli obiettivi (acquisizione di abilità, conoscenze, competenze);
dello sviluppo di capacità trasversali;
delle eventuali difficoltà incontrate nell’attuazione dei percorsi didattici a causa di variabili indipendenti, quali: prolungate assenze di docenti o alunni
La misurazione avverrà in percentuale e in decimi per far fronte al reinserimento voluto dalla Legge 137 del 29.10.08, dei voti numerici espressi appunto in decimi, sia nella scuola primaria che secondaria di primo grado. L’aspetto socio-comportamentale dei singoli alunni e del gruppo classe sarà analizzato attraverso osservazioni sistematiche.
verifiche orali, scritte, pratiche, che costituiranno la misurazione del livello di competenza dell’alunno e per l’insegnante, il controllo del suo operato, con effetti sul lavoro successivo.
La scheda valutativa, che ha valore formativo-certificativo verrà compilata dai docenti