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Il giorno 21 settembre 2016 noi, alunni delle classi quarte dei plessi “G. Calò” e “G. Paolo II” dell'Istituto Comprensivo “G. Calò”, siamo andati a visitare il sito archeologico “il Riparo dell'Oscurusciuto", immerso nella gravina del  nostro paese,  Ginosa .

Il prof. Paolo Boscato, dell’università di Siena ci ha mostrato il riparo e ci ha detto che l'Homo di Neanderthal viveva in quelle zone e ci ha fatto immaginare gli uomini della preistoria come lavoravano.

Cacciavano nel nostro territorio, in un’area di circa 10 chilometri quadrati. Portavano parti delle loro prede nel riparo, in particolare, crani e arti da cui estraevano il cervello e il midollo, ricchi di grasso, sostanza fondamentale per il loro nutrimento. 

Sull’ultimo strato di terreno scavato, erano evidenti i resti della mandibola e dei denti dell'uro, un grosso bovino, che l'uomo di Neanderthal cacciava.

Lateralmente erano ben visibili a fianco allo scavo, i diversi strati di terreno, in alto c’era il più recente, verso il basso, gli strati più antichi.

Gli studiosi, infatti, come abbiamo appreso in classe, praticano il metodo “stratigrafico”, si scava cioè, analizzando uno strato dopo l’altro, da cui si ricavano diverse informazioni, come nelle pagine di un libro.

I lavori, al Riparo dell’Oscurusciuto, hanno avuto inizio 18 anni fa e si procede scavando pochi centimetri all’anno, perché ogni oggetto va osservato e tutto viene setacciato millimetro per millimetro.

Una giovane laureanda, di nome Lucia, ci ha mostrato il setaccio, in cui viene filtrato il terreno preso dal riparo, e come i fossili ricavati vengono lavati per poi essere selezionati e catalogati accuratamente.

In seguito la prof.ssa Anna Maria Ronchitelli ci ha mostrato parti di ossa- fossili appartenenti all’uro, al cervo, al cinghiale e varie selci che venivano usate come coltelli.

Un altro studioso molto simpatico, di nome Vincenzo, ci ha fatto vedere la tecnica con cui gli uomini della preistoria scheggiavano le pietre per ricavare vari utensili affilati.

Per noi questa è stata una bellissima esperienza, ci è sembrato di fare un salto nel passato, un grazie alle nostre maestre Cecilia Pastore e Carmela Bozza che ci hanno accompagnati in questo indimenticabile viaggio nel tempo.

Senza l'oppurtunità di avere a Ginosa un sito archeologico, tra i più antichi e i meglio conservati in Europa e senza la guida dei professori dell'università di Siena e dei loro studenti, non avremmo visto, sperimentato e compreso tutto ciò, per tanto un nostro grande grazie va a loro.

Ringraziamo la consigliere Ketty Bardinella, delegata alla pubblica istruzione, che ha voluto vivere con noi l’esperienza.

Ringraziamo ancora la preside prof.ssa Marianna Galli, che favorisce non solo lo studio nelle aule ma anche con esperienze dirette e con esperti che lavorano sul nostro meraviglioso territorio. 

Gli alunni della classe 4^ A

 di scuola Primaria “G. Calò”

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