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Dall’Irlanda, bulbi di Crocus per non dimenticare l’Olocausto

HolocaustEducation Trust Ireland – Imparare dal passato, lezioni per oggi

Nel cortile dell’Istituto “Calò”, intorno all’aiuola allestita dal Vivaio Bitella, venerdì mattina si è notato un gran movimento: gli alunni della V A della Primaria, con l’insegnante Cecilia Pastore, e della I A della Secondaria di primo grado, con la prof.ssa Maria Palmitesta, hanno messo a dimora un gran numero di bulbi di Crocus gialli, un fiore conosciuto nell’antichità, citato già da Omero nell’Iliade. I bulbi, forniti dalla Fondazione irlandese per l’insegnamento sull’Olocausto (HETI, HolocaustEducation Trust Ireland), sono stati piantati in memoria del milione e mezzo di bambini ebrei che morirono nell’Olocausto e delle migliaia di altri bambini, che furono vittime delle atrocità naziste. I fiori, il cui colore rievoca il giallo della Stella di Davide, fioriranno tra fine gennaio ed inizio febbraio, intorno al 27 gennaio, Giorno della Memoria.

La piantumazione si inserisce all’interno di un percorso di riflessione, che l’HETI propone - con collegamenti a contenuti contemplati nei programmi scolastici – per  «introdurre in modo tangibile i giovani all’argomento dell’Olocausto e per sensibilizzarli sui rischi del razzismo e dell’intolleranza», dell’odio e delle discriminazioni. La Scuola “Calò”, dunque, con la partecipazione dei suoi studenti, contribuisce ad intrecciare (Crocus, dal greco kroke o krokus = filo, filo di tessuto, trama) il “filo” del rispetto, dell’integrazione e della valorizzazione delle differenze, che rendono ogni uomo unico ed irripetibile. Abbracciare le diversità, celebrare le somiglianze e non le differenze è infatti il messaggio affidato dalla Fondazione agli Ambasciatori Crocus: ben 90.000 nell’anno scolastico 2016/2017, appartenenti ad istituti scolastici dell’Irlanda e di dieci Paesi europei. Ricordare la Shoah ed imparare una lezione per l’Europa contemporanea riflette i principi ed i valori dell’Unione Europea, sottolinea la Fondazione, rappresentata in Italia dalla Signora Miroslava Ludvikova, pertanto, «è un dovere ricordare le brutalità, per non ripeterle - ha sottolineato la Dirigente agli studenti - perché oggi assistiamo a nuove forme di razzismo e di violenza. Siamo un’unica razza. Quale?».  Tutti all’unisono: Umana!

Al termine dell’iniziativa è stato piantato anche un alberello d’ulivo, emblema mediterraneo, simbolo di pace e di benedizione.

Prof.ssa M. Carmela Bonelli

( Si ringraziano il Vivaio Bitella ed il sig. Gino Stigliano per aver collaborato all’iniziativa)

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