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Tu che mi dovevi amare è il titolo del libro che l’autrice Maria Antonietta D’Onofrio ha presentato presso la nostra scuola, l’I.C. Calò di Ginosa, sabato 7 marzo in occasione della Giornata Internazionale Della Donna.

Oltre alla dottoressa D’Onofrio  erano presenti anche il Sindaco di Ginosa, Dottor. Vito De Palma, la responsabile della Biblioteca civica, Dottoressa  Rosa Melluso, il Direttore del giornale locale La Goccia, signor. Stefano Giove, l’autore di alcuni quadri legati alle poesie stesse, Giorgio Morea, e il nostro Dirigente scolastico, Professoressa Maria Giuseppa Alfonso.

Il lavoro è stato coordinato dalla professoressa Stefania Catucci che, dopo averci presentato il libro, ha invitato tutti i ragazzi a scegliere la poesia che più delle altre ci aveva emozionati.

La scelta è stata tutt’altro che semplice data la bellezza di ogni componimento, ma poi la nostra attenzione si è soffermata su “Malala”, “Orfani”, “Cenerentola”, “Padre solo di nome”, “Tu che mi dovevi amare” e “Alla fine”. Dopo la lettura delle poesie abbiamo avviato una serie di riflessioni tanto spontanee quanto profonde che abbiamo trascritto su bigliettini colorati che abbiamo donato alla scrittrice. Altri, invece, hanno preferito accompagnare il testo poetico con un disegno attraverso il quale hanno riportato le emozioni che avevano ricevuto da quella poesia. Ciò che ci ha colpito è la motivazione che ci ha uniti: ognuno si è espresso in maniera diversa. Alcune classi hanno avviato dei dibattiti con i compagni e con gli insegnanti, altre hanno fatto ricerche sulla storia di Malala e sulla condizione della donna nei vari Paesi, altre ancora hanno realizzato un video ed hanno condotto una serie di interviste sul territorio. E mentre le immagini del video venivano proiettate sullo schermo accompagnate dalle note delle canzoni “Vestita di lividi” e “Almeno tu nell’Universo”, l’intera platea si è emozionata. Per noi è stato un grande successo ed una grande soddisfazione osservare l’emozione sui visi delle mamme presenti, negli occhi della nostra preside, del signor Giove e soprattutto della dott.ssa D’Onofrio. Abbiamo lavorato con il cuore e con la passione e siamo stati premiati. Nessuno, infatti, ha lavorato controvoglia e nessuno ha visto in questa attività un lavoro scolastico. E ci fa piacere che la dottoressa D’Onofrio abbia scritto che la nostra scuola, la scuola Calò, è stata per lei un grande esempio di Buona Scuola e di Bella Scuola.

In questo giorno speciale abbiamo avuto l’onore di accogliere una donna altrettanto speciale in grado di farci emozionare con le sue parole che ci hanno fatto riflettere e ci hanno fatto capire che “il silenzio ci uccide”: “Io sono un grido chiuso a chiave. Io sono il coraggio pagato con la vita”.

La giornata si è conclusa con un regalo da parte della scrittrice che ci ha consegnato dei disegni tratti dalla sua precedente raccolta oltre che una bellissima pianta di mimose che da oggi abbellirà l’ingresso della nostra scuola. Con questo, ma non solo, ci ha fatto capire quanto lei sia gentile, semplice ed affettuosa, ma soprattutto quanto sia attenta ad una problematica verso la quale oggi, si presta più attenzione rispetto al passato, ma un’attenzione non ancora sufficiente a debellare tali mostruosità.

Con il profumo delle mimose da noi donate alla scrittrice, al Dirigente scolastico e alla rappresentante della biblioteca comunale, abbiamo concluso questa magnifica giornata dicendo “NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE”.

 

Elisabetta Cassano e Martina Pignalosa

Classe 3°A   Scuola secondaria I grado “G. Calò”

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