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È stata una giornata molto interessante ed istruttiva quella del 16 dicembre durante la quale noi ragazzi della scuola secondaria di I grado dell’I.C. “Calò” di Ginosa abbiamo incontrato alcuni rappresentanti della Confcommercio locale che hanno esposto tematiche riguardanti il loro campo di intervento.  Abbiamo avuto l’onore e il piacere di ospitarli grazie ad un progetto organizzato dalle prof.sse Catucci e Fiore le quali si sono formate con un corso universitario.

Il progetto si occupa della contraffazione, cioè falsificare, modificare o copiare qualcosa che già esiste ed ha un suo brevetto. È un tema molto attuale in quanto si sente parlare, ormai dappertutto, di contraffazione che può riguardare giocattoli, cosmetici, farmaci, abbigliamento, strumenti tecnologici ed elettronici e perfino pezzi di ricambio per autovetture e aerei; insomma si può contraffare di tutto. L’iniziativa è stata indetta dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e delle Ricerca scientifica) e dal MISE (Ministero dello Sviluppo Economico). Quello di stamattina è stato il secondo di una serie di incontri che proseguiranno nei prossimi mesi con altre istituzioni e che ci stanno coinvolgendo in maniera inaspettata per noi stessi. Ci siamo resi conto di quanto sia importante imparare a distinguere un prodotto originale e di quanto, a volte, sia difficile.

Siamo rimasti piuttosto sconvolti da quello che abbiamo scoperto nel campo della contraffazione alimentare, anche grazie all’incontro tenutosi a scuola con il nucleo dei N.A.S. dei Carabinieri di Taranto. Nessuno di noi pensava che in Italia ci fossero così tanti sequestri, soprattutto in così poco tempo!

Gli ospiti della seconda giornata di formazione sono stati il dottor Domenico Pallotta, presidente della Confcommercio locale, il signor Mario Pastore (dell’ottica Pastore ndr) e il  signor Giuseppe Castellano proprietario dell’omonimo negozio di abbigliamento che hanno parlato di alcune loro esperienze nel campo della vendita e dell’acquisto del falso. Il presidente ci ha confermato quanto detto dal Nucleo Antisofisticazione soffermandosi sui simboli che certificano la sicurezza del prodotto: il marchio  C€ (affinchè sia originale le due lettere che lo compongono devono formare due semicerchi perfetti), il marchio IMQ (certifica la sicurezza dei prodotti elettronici) e il marchio EAN da tutti conosciuto come codice a barre che si divide in EAN8 ed EAN13 in base al numero di cifre riportate. Esso identifica l’azienda da cui proviene il prodotto e attraverso questo marchio si può risalire al venditore. Ci ha parlato anche del commercio on-line (social commerce) che è ancora più pericoloso del mercato tradizionale proprio perché il consumatore non tocca la merce con mano; a volte quei prodotti provengono da Paesi extracomunitari, quindi c’è più probabilità che l’articolo sia contraffatto. Per riconoscere un falso c’è bisogno di un occhio esperto anche perché gli oggetti meglio contraffatti a volte combaciano per misura e per forma con il prodotto originale. Poiché il Natale si avvicina e le nostre abitazioni si adornano di luci natalizie, ci ha spiegato che è importante acquistare un prodotto originale che possiamo riconoscere dal logo.

Ha proseguito evidenziando quanto siano gravi le conseguenze della contraffazione in campo sociale, in quanto portano alla chiusura di alcune aziende, a licenziamenti e guadagni illeciti per le associazioni malavitose soprattutto attraverso lo sfruttamento minorile che si sviluppa, nella maggior parte dei casi, nei Paesi Orientali. Ci fatto notare, inoltre, che un prodotto contraffatto è provvisto di ologramma e garanzia altrettanto false.

Il secondo intervento è stato quello del signor Mario Pastore, proprietario di due negozi di ottica, che ha parlato dei rischi che si possono correre specialmente nel suo settore che è uno dei campi maggiormante contraffatti (un esempio sono gli occhiali da sole Ray-Ban). Le lenti sono prive di barriere protettive contro i raggi UV e la plastica utilizzata per la montatura è colorata con sostanze che provocano allergie alla pelle. Infine c’è stato l’intervento del signor Castellano, titolare di un noto negozio d’abbigliamento di Ginosa, che ci ha spiegato l’importanza di acquistare un capo originale proprio per la sua lunga durata e sicurezza nel tempo. Ci ha caldamente invitati a non lasciarci ingannare dal basso costo, perché spesso il commerciante potrebbe non avere contatti con l’Europa.

Gli ospiti presenti, in risposta ad alcune nostre domande, ci hanno detto che gli Enti locali preposti alla lotta alla contraffazione sono la Polizia Municipale, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e il Corpo Forestale dello Stato. Molte sono le cose che abbiamo appreso e che ci serviranno nel nostro presente e nel futuro per diventare consumatori più consapevoli di quello che acquistiamo.

Desideriamo ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere questa giornata così utile per la nostra formazione.

 

I.C. Calò

Scuola secondaria I grado

Maria Cardinale (classe 3^A)

Siria Di Taranto (classe 3^A)

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