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Nel 1348 Giovanni Boccaccio immagina e racconta nella sua grande opera, il “Decameron”, il tragico periodo della peste nera, e narra che sette giovani donne e tre giovani uomini per far fronte all’emergenza sanitaria e morale decidono di rifugiarsi in una villa sui colli fiorentini per sottrarsi al contagio. Questi giovani si ritrovano a convivere sotto lo stesso tetto, giorno e notte trascorrendo il loro tempo, a cantare, danzare ed a raccontare ognuno una novella.

Marzo 2020… Non c’è Boccaccio a raccontare cosa sta succedendo, ma ci sono io a spiegare il terribile dramma e la terribile situazione che tutto il mondo sta vivendo in cui né io, né nessun altro si sarebbe voluto trovare.

Stiamo affrontando e combattendo un maledettissimo virus, chiamato coronavirus o più brevemente Covid-19, un virus che causa una gravissima infezione che colpisce i polmoni e generalmente l’apparato respiratorio. Purtroppo ci troviamo in uno stato di emergenza mondiale e tutti siamo costretti a restare in casa, costretti a rinunciare alla realtà di tutti i giorni, a stravolgere le nostre abitudini, rinunciare a vedere i parenti più cari, giocare con gli amici, non andare a scuola.

Ovviamente stare in casa per così tanti giorni non è facile per nessuno e, per non sentire la mancanza dei propri cari e per non annoiarsi, bisogna trovare sempre un diversivo o per lo meno qualcosa da fare. Io personalmente mi impegno in varie attività per non sentire il peso di queste giornate che passano.

Mi sveglio la mattina, mi lavo e mi vesto, poi seguo videolezioni con i miei professori ed i miei compagni, dopodichè guardo un po' di tv, pranzo, faccio i compiti e una volta finiti, via al divertimento. Gioco con il mio pallone e trasformo il soggiorno, che per fortuna è abbastanza grande, in un vero e proprio campo da calcio e la finestra diventa la porta in cui fare goal. Quando mio padre rientra da lavoro facciamo tutti insieme un gioco di società, ridendo e scherzando. Arrivata la sera, ceniamo e guardiamo o un programma divertente o un film, tutti insieme. In questo modo vivo serenamente le mie giornate che mi aiutano a non pensare al peggio!

In questo periodo, inoltre, mi aiuta tanto anche la musica, perché mi fa compagnia e mi mette di buon umore. Ho anche scoperto che mi piace scrivere canzoni, mi chiudo nella mia stanza… penso… scrivo e metto su carta.

Ogni giorno è necessario continuare ad essere impegnati ed inventare nuove cose…

La cosa positiva è che stiamo riscoprendo che il tempo è prezioso, che a volte non ci rendiamo conto di tante cose perché si corre continuamente e non ci si accorge che le cose più semplici sono alla fine quelle più belle! Spero che tutto questo finisca al più presto e che possa tornare ad abbracciare i miei cari e che tutti possano farlo come me.

Mai come in questo momento non vedo l’ora di tornare a scuola per rivedere i miei compagni ed i professori. Io ci spero e ci credo che tutto tornerà come prima e meglio di prima.

Insieme ce la faremo!

Luca Andrisani

Classe 2B Sc. Sec. I gr

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