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Tutto questo è caos totale che, ahimè, tutto il mondo sta subendo e lottando contro di esso. Così, mentre ascoltavo la mia canzone preferita sdraiata sul divano di casa mia, mi è balzato in mente il pensiero di com’era bella la nostra vita prima. Quella vita di cui ci lamentavamo tanto e che, quando non ci è possibile continuare a viverla, ne sentiamo la nostalgia. Strano a dirlo, ma la nostra vita era perfetta, quasi come un ciak cinematografico. Era tutto un film quello che stavamo vivendo. Questa invece è una follia.

 Mi mancano tutti quegli abbracci tanto forti da romperti una costola, quei baci delle mie amiche e a dirla tutta mi mancano un po’ anche le litigate con loro, quelle che solitamente finivano con un “ti voglio bene”. Mi mancano i balli di gruppo alle feste e i libri presi in prestito dalle amiche, mi manca sbavare il trucco per paura di arrivare in ritardo.

 Mi manca anche andare agli scout, stare insieme, fare delle uscite, i giochi, la felicità per aver vinto contro l’altra squadriglia, le scampagnate in natura, l’appiccare il fuoco della sera, il prepararci una settimana prima per l’attività che avremmo svolto, gli spuntini e le chiacchierate notturne nel sacco a pelo.

Mi manca andare a pallavolo, mi manca il grido quando la palla va nel campo avversario, mi manca lo stare a maniche corte ed in pantaloncini a gennaio, mi manca l’arrabbiarsi per uno sbaglio commesso dando punto alla squadra rivale, mi manca il gridare a squarciagola per incitare la compagna, mi manca sbucciarmi il ginocchio destro in una partita.

Mi manca la libertà di uscire, mi manca il solito appuntamento del sabato sera in piazza. Mi manca la mia non voglia di alzarmi la mattina alle sette e trenta per andare a scuola, mi manca studiare in compagnia d’una risatina d’un compagno, mi mancano quegli sguardi accordanti, quegli sguardi che ti fanno sospettare qualcosa che non vorresti. Mi manca lo stare con lo sguardo fisso sulla lancetta dell’orologio rosa sul polso sinistro in attesa che la lancetta si sposti più velocemente per passare all’ora successiva. Mi manca l’ansia per l’interrogazione del giorno seguente. Mi manca soffrire d’insonnia notturna per pensare alla verifica del dì che tra qualche ora sarebbe arrivata.

Mi manca tutto questo! Ora l’unico compagno che abbiamo al nostro fianco è un’assordante silenzio. Spero che tutto questo possa ritornare a far parte di me al più presto!!

 

Arianna Limitone

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