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Nella ricorrenza della giornata mondiale dei Diritti Umani abbiamo provato a conoscere alcuni dei diritti fondamentali della dichiarazione come l'articolo 13 e 14 dove ogni individuo ha diritto di movimento e di cercare asilo dalle persecuzioni o dalle guerre. Abbiamo così conosciuto e ascoltato in video conferenza la storia di un giovane proveniente dal Mali. Ecco le mie riflessioni su questa esperienza...

Direi speciale, sensazionale, inaspettata!!

Siamo abituati a sentire storie di barconi con gente che arriva dall' Africa o altri posti, che naufragano qui e li, storie mai raccontate, un "dopo lo sbarco" che non esiste e se esiste è problematico.

Invece oggi, 10Dicembre 2020, per celebrare la Giornata Mondiale dei Diritti Umani, in classe abbiamo avuto l'opportunità di intervistare in remoto il sig. Boubacar Keita

Un giovane di appena 23 anni, approdato da clandestino in Italia nel 2011 e di cui conosciamo la storia in Italia grazie alla nostra Prof.ssa Sileo che un po' per passione per il suo lavoro, un po' per umanità, ha contribuito alla crescita culturale e sociale di Boubacar Keita nella nostra Nazione (studio, ricerca di un'abitazione, ricerca di un lavoro).

Sono esempi importanti per noi ragazzi, lasciano intravedere una speranza, ci lasciano intendere che l'integrazione tra culture così diverse, se c'è la volontà e l’umiltà da ambo le parti, può esistere ed essere coltivata, portando giovamento a tutti.

Come l'allegria con la quale si è concluso l'incontro con il giovane di Mali oggi: canzoni natalizie suonate con i nostri flauti e cantate da noi alunni della 1C per far sentire, seppur da lontano, infatti attualmente Boubacar si trova in Spagna, la nostra vicinanza, il nostro Natale e il nostro apprezzamento, perchè pur se così giovane, è tanto coraggioso e volenteroso.

Jasmine Galante 1 C

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